I Cazalet: facciamo il punto della situazione


«Un formidabile ritratto di famiglia, con i colori vivaci e oscuri degli amori, delle rinunce, dei tradimenti, dei piaceri e delle delusioni dei Cazalet».
Paolo Bertinetti, «La Stampa»

Sulla saga dei Cazalet si è detto tanto, troppo. Il 4° volume è stato pubblicato già da mesi, mentre il 5° ed ultimo capitolo è in dirittura di arrivo (18 settembre).
Ho pensato che è giunto il momento per fare il punto della situazione, capire cosa ci ha lasciato, fino ad ora, questa famiglia della medio/alta borghesia inglese. Soprattutto perché l'ultimo libro si distacca completamente dal filone narrativo attuale, catapultando i Cazalet in pieno negli anni '50.
Quindi come dice il titolo, "Tutto cambia". Si invecchia, cambiano le abitudini, l'età vittoriana a cui queste persone sono, almeno di facciata, legate sta scomparendo e sta portando via tutto quello che rappresentava.
Ho deciso quindi, di riassumere brevemente quello che in ogni libro è stato scritto dalla magistrale penna della Howard, ovviamente senza grandi spoiler, tranquilli!  Alla fine come sempre ci saranno le mie personali opinioni.


"Gli anni della leggerezza" è il volume d'apertura della saga, ambientato nei mesi antecedenti allo scoppio della 2° guerra mondiale. Sostanzialmente è un introduzione ai molteplici personaggi principali. La scrittrice marca i tratti dei Cazalet con decisione e li inquadra in un certo tipo di contesto. I capifamiglia, il Generale e la Duchessa impostati e legati ad una sorta di epoca passata, i figli tutti sposati con relativa prole. Nel finale cominciano a sorgere i primi dubbi, i primi attriti e la narrazione si interrompe un anno prima del '39.
Insomma la buona Elizabeth mette gli ingredienti giusti, da cuocere a fuoco lento, nei prossimi capitoli.




"Il tempo dell'attesa" è probabilmente il libro che apre e da vivacità alla saga, dandone corpo. L'ombra della guerra ormai è sempre più minacciosa e sembra non esserci altra soluzione. I Cazalet si preparano decidendo di restare tutti uniti nella residenza di famiglia. almeno è questa l'intenzione. Gli uomini, quelli abili e arruolabili partono per la guerra tornando grazie a sporadici congedi. I figli crescono ed inseguono i loro sogni, nonostante la guerra sia realtà. E proprio sulle tre ragazze più grandi si concentra questo capitolo che è intessuto delle ansie e delle speranze che coltivano, chi in un modo chi un un altro. Il tutto condito da tradimenti, nuovi arrivi e dolorosi addii.




 "Confusione" riprende il filone nel 1942, siamo nel pieno del conflitto bellico ma per le ragazze è il momento di uscire dal guscio familiare, provare nuove esperienze, dar vita alle proprie idee. Tra chi si sposa senza neanche esserne troppo convinta o, chi lascia la casa di campagna per tornare a Londra, questo volume è sempre un equilibrio tra i principi morali e di sacrificio a cui l'epoca vittoriana ha abituato l'Inghilterra e una nuova corrente di pensiero, che vuole rendere il tutto, anche per le donne, più semplice ed emancipato. D'altro canto i Cazalet, quelli adulti, ma non solo, aspettano con ansia la fine della guerra con un miraggio intriso di sogni e nuove prospettive.




Con "Allontanarsi" la Howard ci porta ne 1945. Le ostilità sono finalmente terminate. La famiglia guarda al futuro con rinnova fiducia. La tenuta di campagna viene gradualmente abbandonata, si torno a Londra. Ma tra le difficoltà familiari, improvvisi ritorni, le separazioni e i dilemmi dei ragazzi, ormai diventati adulti, la sensazione di leggerezza e fiducia si sgretola ed una scure mai sopita si fa più minacciosa che mai. La guerra ha lasciato una cicatrice troppo profonda e riuscire a mettere insieme i pezzi per i Cazalet è tutt'altro che semplice, soprattutto a livello sentimentale.





Considerazioni personali

Quando ho deciso di approcciarmi verso la saga dei Cazalet avevo delle prospettive contrastanti: da una parte ero interessato: un'opera incensata e che ha coinvolto molte persone sicuramente crea curiosità. Dall'altra ero titubante poiché in primis non amo immergervi in saghe troppo lunghe (tranne rare eccezioni) e, in secondo luogo perché nonostante il periodo in cui è ambientato, il romanzo familiare non mi ha mai del tutto reso entusiasta.
Però poi come ogni buon lettore, che di norma è curioso per natura, ho ceduto.

Il primo volume mi ha quasi fatto desistere, nulla di particolareggiato, tolte le ultime pagine. In realtà ho fatto l'errore di vederlo con un libro a se stante, quando "gli anni della leggerezza" è solo l'opera prima di un fatica ben più ampia e articolata.
Nei seguenti atti invece mi sono trovato ad emozionarmi e parteggiare per determinati personaggi grazie alla maestria di Elizabeth Howard, che con una scrittura cristallina è riuscita a sviscerare ogni suo personaggio per farcene scoprire ogni singola sfaccettatura. Ed è proprio questo che colpisce, almeno per quanto mi riguarda. Riuscire ad immedesimarsi in ogni maledetto protagonista di un libro è talento di pochi e signori, lasciatemelo dire, i Cazalet sembra di averli seduti sulla poltrona di fianco la nostra.

Infine mi sono sentito anche un po' ficcanaso perché ho avuto la sensazione di mettere voce e interessarmi di una famiglia che non è la mia, dimenticando totalmente che stiamo parlando di una finzione, sicuramente una situazione grottesca! Grazie a queste inconsuete sensazioni ho capito quanto è stato grande il lavoro della scrittrice inglese.
Leggetelo e capirete che non sto delirando, consigliato a tutti ma muovetevi, fra meno di 2 mesi esce il nuovo capitolo ed io non vedo l'ora!


La mia personale valutazione tiene conto dei libri pubblicati fino ad ora. Dopo l'uscita dell'ultimo volume rivedrò in modo definitivo il voto che ho deciso di assegnare.

VOTO: 8,5/10



Giordano










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