Le letture di Ottobre


Origin, Dan Brown

Personalmente considero Robert Lagdon un amico visto che abbiamo trascorso insieme innumerevoli avventure. E quindi come poter esimermi dal leggere l'ultimo lavoro di Dan Brown? In Origin la struttura narrativa è la medesima di sempre: il nostro protagonista dovrà risolvere un fitto mistero, condito da innumerevoli intrecci e teorie complottistiche, costeggiato dall'immancabile spalla che, questa volta, si riconosce in Ambra Vidal, futura regina di Spagna. Siamo, appunto, in Spagna per assistere ad una conferenza stampa indetta dal futurologo Edmond Kirsch che vuole svelare al mondo la sua grande scoperta. Non ci riuscirà e starà al nostro buon professore svelare l'arcano e renderlo pubblico. Meno simbologia, più tecnologia (Dan si è messo in paro con i nostri giorni), ma il ritmo e la suspense restano immutate! 
Consigliato? Si e si. Se amate D.B. nemmeno a dirlo, se proprio non vi piace a rimetterci siete voi!

Furore, John Steinbeck

Questo mese mi sono dedicato ad un gran classico di Steinbeck, la sua opera di maggior rilievo: Furore. Si parla dei mezzadri americani, cacciati dai grandi proprietari terrieri che imperversano con le loro nuove tecnologie, costringendoli ad imbarcarsi in una traversata verso le terre promesse della California. Lo statunitense ci parla di un viaggio della speranza, di persone attratte da promesse che poi non sono del tutto veritiere. Si concentra su uno spaccato di America, sull'altra faccia degli USA, quella povera e malversata dalla parte più benestante. E' un epopea ad ampio respiro che colpisce per la durezza della vita e delle situazioni in cui queste persone sono costrette a vivere. Non mi sono affezionato particolarmente a nessun personaggio ma ho avuto l'idea di vedere la storia dall'alto, una visione grandangolare della narrazione, da cui ho preso spunti e posto interrogativi, di cui uno principe: i temi raccontati in Furore sono più che mai attuali? Si.
Consigliato? Chi sono io per consigliarvi Furore? Chi sono io per parlare di Steinbeck? Leggete amici, leggetelo tutti.


Cecità, Jose Saramago

I ciechi vedono nero, quelli descritti da Saramago sono accecati da un mare di latte, bianco e vischioso. In "cecità" l'uomo viene riportato ad una condizione sub-umana, che sfocia nel primordiale quando l'epidemia bianca li costringe a tirar fuori gli istinti più bassi e vergognosi nella speranza di sopravvivere. Viene meno il pudore, il senso civico, i freni inibitori e tutto quello che regolamenta i rapporti interpersonali. Lo scrittore ci ricorda effettivamente chi siamo: animali. Il suo sembra un monito, soprattutto in questi ultimi anni dove la razza umana sembra non avere più un limite al peggio, accecati da un mare bianco di avidità, potere e negligenza. La sopravvivenza dell'uno a discapito dell'altro. Questo è quello che ho estrapolato dalla lettura di questo fantastica opera. Ho trovato un po' difficoltosa (probabilmente per colpa mia) la tipologia di scrittura, non proprio liscia e scorrevole, problemini dovuti alla praticamente totale assenza di punteggiatura: sembra di avere il fiatone in qualche caso. Una fantomatica epidemia per portare alla ribalta i più oscuri bisogni umani.
Consigliato? Vedi sopra (Furore)


Magic, V.E. Schwab

L'idea di base è originale, 4 versioni di Londra: nera, bianca, grigia e rossa. Ognuna con peculiarità proprie. Da quella nera, la più oscura, sembra provenire un remoto e primordiale cimelio, intriso di un'intenso potere a cui il nostro protagonista, Kell -un potente e raro mago- dovrà porre rimedio, viaggiando attraverso le diverse versioni della capitale inglese con una ladra come spalla. La lettura fila via senza problemi anche se il deja-vù ogni tanto si palesa con richiami ad altre saghe fantasy ben più blasonate ma nel complesso la caratterizzazione dei personaggi e la struttura del mondo magico creato dall'autrice aiuta ad appassionare alla lettura. E' il primo di una saga che a sentir dire chi ha letto la versione in inglese decolla nel secondo volume. Va intesa come lettura leggera ed io, personalmente, l'ho usata come cuscinetto tra due bestie niente male, come Origin e Furore e debbo dire che il suo scopo "terapeutico" lo ha svolgo in modo più che onesto.
Consigliato? Se vi piacciono i fantasy ad occhi chiusi, per gli altri va bene se volete alleggerire il peso delle vostre letture. E' comunque un valido compagno di pomeriggi in leggerezza.

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Alla prossima!

Giordano  



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